Esemplare

Angela Cavallero

Didascalia
Angela Cavallero
Didascalia originale
Angela Cavallero era salita a Entrèves per riposarsi. Tutto l'anno aveva sognato i pochi giorni di ferie, chiusa nel laboratorio di articoli di abbigliamento. Alle compagne era solita dire: «Voglio prendere del sole, tanto buon sole, che ancora me ne rimanga il segno questo inverno. E voglio stare sola, per pensare alle mie cose». E sulle sponde della Dora aveva trovato il suo giardino incantato, il sole buono, la pace. I principi azzurri, i sogni più dolci, glieli fornivano i giornaletti: quando era stanca di leggere guardava il cielo, interrogava le nubi, si smarriva nell'azzurro. Com'erano lontani i meschini giorni del laboratorio, il cielo chiuso della città! Angela si sentiva davvero la bimba delle favole, nel giardino incantato. Sabato, mentre il sole saliva alto ed Angela godeva la sua pace, un uomo entrò nel suo regno. Ehi non era il principe azzurro delle favole: era la morte, la pazzia che troppo spesso arma la mano dell'uomo. Angela cadde crivellata da 18 pugnalate
Anno/Data
1953
Note sulla data
ca. (Ante 8 agosto 1953)
Città attuale
Torino
Soggetti
Tipologia di esemplare
Genere di esemplare
Tipologia di supporto
Stato di conservazione
Discreto

Media

1953_aosta_chiabodo_GDP sezII 1291B_011_det_1
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