Lionello Egidi, fotografato con la sua bambina a Primavalle, mentre legge su *Le Ore* la cronaca del delitto di Entrèves
Didascalia
Lionello Egidi, fotografato con la sua bambina a Primavalle, mentre legge su Le Ore la cronaca del delitto di Entrèves
Didascalia originale
Lionello Egidi, fotografato con la sua bambina a Primavalle, mentre legge su LE ORE la cronaca del delitto di Entrèves. Egidi attende un secondo processo per il delitto del quale fu accusato.
Anno/Data
31/08/1953
Note sulla data
ca.
Città attuale
Roma, quartiere Primavalle
Ambiente
Soggetti
Tipologia di esemplare
Genere di esemplare
Tipologia di supporto
Note
I fotografi indicati come autori dell'esemplare sono quelli che firmano collettivamente il reportage. Al momento non è stato possibile ricostruire l'attribuzione esatta della singola immagine, anche se è possibile ipotizzare sia stata realizzata da Ivo Meldolesi, fotografo romano.
Nel testo che affianca l'immagine è proposta questa riflessione sui casi di errore giudiziario: «A Primavalle, il nostro cronista ha trovato un innocente celebre: Lionello Egidi, che fu a suo tempo ingiustamente conosciuto come il “mostro di Primavalle”. Arrestato sulla base di indizi, l’Egidi aveva confessato per sottrarsi alla continuazione degli interrogatori. L’Italia intera si appassionò al suo caso, quando ritrattò la confessione e fu assolto. Nessuno gli compenserà, tuttavia le sofferenze patite, così come nessuno renderà a Corbisiero, riconosciuto innocente, i 17 anni perduti in carcere. Si possono evitare questi errori? La verità è che, se da una parte non si raccomanderà mai abbastanza la prudenza agli indagatori, dall’altra parte è giusto riconoscere che non viviamo più in una società incapace di correggere gli errori: dal tempo in cui il povero Fornaretto poteva essere condotto al patibolo da una semplice accusa degli sbirri della Serenissima, molti passi avanti sulla strada che garantisce il rispetto della personalità umana sono stati compiuti».














