23/03/1902
Basile Tobia, la donna murata di Fuorigrotta
Descrizione
Il 21 marzo 1902 in seguito ad una segnalazione anonima vengono rinvenuti nell’appartamento di Giacomo Stefanelli in via Campanella Vecchia 1 a Fuorigrotta i resti semi mummificati del corpo di una donna, «di un’età compresa tra i 35 e i 45 anni, di statura media, piuttosto robusta, coi capelli castano chiari» (Fascicolo giudiziario 1902), morta di morte violenta. La lettera indica anche i responsabili: Tobia Basile, fornaio di circa sessant'anni al momento disoccupato, sua sorella Carmela, casalinga di circa 65 anni e i due figli di quest’ultima, Francesca e Domenico Grimaldi (rivenditrice di carne da Bracigliano di circa trent'anni la prima e fornaio sempre da Bracigliano di una cinquantina d'anni il secondo) e poi la moglie di Basile, Angela Esposito, casalinga di 48 anni, Emilio Sibilia, fornaio napoletano diciottenne, e Giovanni Marinelli. Al momento dell’arresto, Tobia Basile confessa il delitto, sostenendo che la donna sarebbe stata una “pacchiana” di nome Agostina, detta la calabrese, che Carmela, i suoi figli e Sibilia avrebbero invitato a pranzo a casa di Basile il 25 settembre 1898 e avrebbero poi ucciso, con due colpi di bastone alla testa, dopo averla intontita con il vino, con lo scopo di rubare i denari e preziosi in possesso della donna: alcune vesti di valore, vari fazzoletti di seta, sette anelli d'oro, due catene con due orologi d'argento. Il mattino successivo al delitto avrebbero cercato Marinelli per murare il cadavere. Gli indiziati negano però ogni responsabilità e secondo gli inquirenti la storia sarebbe stata effettivamente un’altra: Tobia Basile, che aveva fra l'altro alle spalle venticinque anni di reclusione per un omicidio, avrebbe accusato i suoi presunti complici, avendoli in odio perché non l’avrebbero aiutato economicamente e la vittima sarebbe stata in realtà non la "pacchiana" Agostina ma la moglie Angela Esposito, in effetti scomparsa in quegli anni. La sentenza del tribunale conferma questo quadro accusatorio e condanna Basile a ventinove anni di reclusione per i reati di omicidio e calunnia.
Estremi cronologici
25/09/1898 – 31/05/1902
Luogo/i
Fuorigrotta (NA), via Campanella Vecchia 1
Bibliografia
La donna murata di Fuorigrotta, «Roma», 1 giugno 1902
Vittime
Esposito Angela (ID: 390)
Criminale
Basile Tobia (ID: 389)
Persone coinvolte
Grimaldi Francesca
Basile Carmela
Grimaldi Domenico
Sibilia Emilio
Marinelli Giovanni
Agostina la calabrese (ID: 396)
Processi
Processo Basile per omicidio - 1° grado (ID: 398)
Esemplari


