Crimine

Omicidio di Vittorino Vauthier da parte di Filippo Zappia, Runaz, 1953

Descrizione
Il 14 settembre 1953 un sopralluogo nella casa di Vittorino Vauthier, un autista di Runaz, porta alla scoperta del suo cadavere. Ad ucciderlo la notte del 2 settembre è stato, per un contenzioso economico, Filippo Zappia, un giovane emigrato calabrese che lavorava come muratore per la vittima. Zappia sostiene di aver agito per difesa: di fronte al rifiuto di Vauthier di pagarlo si sarebbe introdotto di notte nella sua camera da letto per sottrargli i soldi che l’uomo aveva da poco incassato come acconto per la sua turbina e quando la vittima si era svegliata e aveva accennato a prendere il fucile, l’aveva colpito tre volte con una spranga di ferro trascinando poi il corpo ancora avvolto nelle coperte in cantina con una cintura legatagli al collo per non toccarlo. La tesi dell’accusa è invece quella della premeditazione: la spranga si sarebbe trovata in cucina e l’uomo l’avrebbe presa con l’intento di uccidere la sua vittima e poi derubarla prima di salire nella stanza da letto; il fatto stesso che i colpi di spranga siano stati inferti tutti nella stessa posizione farebbe pensare che la vittima stesse dormendo. Si sospetta inoltre che Vauthier non fosse in realtà morto in seguito ai colpi di spranga e che Zappia lo avesse sepolto ancora vivo.
Movente
Data
04/09/1953
Luogo
Runaz, frazione di Avise
Ambiente
Autori riconosciuti
Zappia Filippo (ID: 2894)
Vittima/e
Relazione autore/vittima
Investigatori
Russo, brigadiere
Suppo, maresciallo
Franco, procuratore della Repubblica