Persona fisica o giuridica

Cianciulli Leonarda

Descrizione
Nata a Montella in Irpinia nel 1894, Leonarda Cianciulli sposa Raffaele Pansardi e si trasferisce a Correggio nel 1930 dove, per sopravvivere, si dedica alla compravendita di oggetti ed è anche conosciuta come maga e cartomante. Alla fine del gennaio 1941 viene perquisita la sua abitazione in corso Cavour 11, dove sono rivenuti solo deboli indizi criminali. Tra la fine di marzo e l'inizio di aprile 1941 gli inquirenti hanno in mano solidi elementi di accusa contro la Cianciulli. Viene fermata il 1° marzo del 1941 e due settimane dopo è trasferita al carcere di Reggio Emilia.
Titolo
Cianciulli Leonarda
Cognome
Cianciulli
Nome
Leonarda
Genere
Soprannome
"la saponificatrice di Correggio"
Data di nascita
18/04/1894
Data di morte
15/10/1970
Data della morte
15/10/1970
Ruolo
Note
«nota in paese per i suoi traffici, per certe improvvise e inopportune prodigalità a base di dolci e ciambelle che regalava a tutti, per le sue frequenti pratiche con gitane, indovine e cartomanti; ed anche per il suo morboso attaccamento ai figli. Ne aveva quattro, tra grandi e piccini e si sapeva che ben 13 ne aveva perduti, o bambini o appena nati o non ancora del tutto formati» (DdC-1946-06-30-p3-Cianciulli.jpeg)
«A vederla essa pare una modesta massaia di mezza età, non troppo robusta, con due mani prive di energia e con un volto senza espressione, da contadina rincivilita che, dovendo venire al processo, ha avuto la civetteria di arricciarsi i capelli. A sentirla parlare, pur in mezzo a tutte le sue deliranti idee, grondanti si superstizioni, di credenze demoniache, di stregonerie medievali, di persecuzioni e di allucinazioni infernali, s'è scoperta, in fondo a tutto ciò, una madre disperatamente affezionata e tesa nello sforzo per scagionare da ogni colpa il figlio. Sembrava, durante gli interrogatori, che di tutto il processo soltanto questo la interessasse. » (DdC-1946-06-30-p3-Cianciulli.jpeg)
«Se Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio, entrò di diritto nella galleria dei supercriminali la colpa fu tutta della campagna demografica del regime. [....] Leonarda Cianciulli avrebbe voluto avere molti figli, tanti quanti ne bastvano per potersi guadagnare quell'emblema d'oro del regime fascista [....] alle madri più prolifiche delal nazione. [....] Su diciotto gravidanze soltanto quattro si erano felicemente concluse: ben altri quattordici figli erano venuti alla luce, ma erano morti nelle ore successive, sempre inspiegabimente» (Di Bella 1962: 206)