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Francesco Virdis viene condotto al commissariato Borgo Dora per l’interrogatorio

Didascalia
Francesco Virdis viene condotto al commissariato Borgo Dora per l’interrogatorio
Didascalia originale
Francesco Virdis, vent’anni, ha ucciso la madre, il fratello e la sorella soffocandoli col gas. Gli «davano fastidio» perché gli rimproveravano la sua vita scioperata e inconcludente. Il Virdis ha confessato senza trascurare il minimo particolare, con l’impassibilità che aveva mantenuto durante tutti gli interrogatori. Da una settimana egli aveva prearato il delitto strappando i sigilli e la piastrina del bocchettone del gas; ed aveva atteso. «Lunedì ho sentito che era giunto il momento – egli ha detto – così, verso le ventidue, quanto tutti erano ormai addormentati, aprii la manopola del gas». Poi si recò al bar, giocò ai flippers, scorrazzò per Torino in motoretta. Tardi, tornò a casa. Trovò tutti morti. E per simulare un delitto perfetto trascinò il fratello vicino al bocchettone del contatore e vi impose le mani rattrappite del cadavere. Non è il caso di parlare di gioventù bruciata, di fronte a questo delitto. L’atrocità del racconto già sconfina nell’assurdo.
Anno/Data
12/11/1957
Città attuale
Torino
Soggetti
Autori
Foto attualità giornalistica Ghidoni Cappelli
Tipologia di esemplare
Genere di esemplare
Tipologia di supporto

Media

1957_torino_virdis_le_ore_23_nov_det
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